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Dov’è conservata la tomba di San Gerardo Maiella

Oggi vi accompagniamo nella frazione del Comune di Caposele, in provincia di Avellino, e precisamente nella località di Materdomini dov’è conservata la tomba di San Gerardo Maiella.

Sappiamo bene quanto la vita della gente campana sia profondamente intrisa da quella magia, da quel legame che unisce i vivi e i defunti, tramite rituali e credenze popolari, e anche in questo caso si percepisce quell’incanto particolare.

Infatti, il santuario sorge proprio nel luogo in cui, in periodo medievale, la Vergine Maria apparve in visione a due poveri pastorelli intenti a far pascolare il gregge delle pecore, sulla sommità dell’altura.

Leggenda narra che fosse stata la Vergine Maria stessa a commissionare la cappella, ubicata proprio su un campo di piante di sambuco.

Scopriamo insieme tutte le curiosità su questo luogo ameno, meta di molti pellegrinaggi ancora oggi: sarà per voi l’occasione per una meritata vacanza, e per assaporare tutta la bellezza di questi territori immersi nella natura.

Qualche pillola di storia del Santuario di San Gerardo Maiella

Sulla sommità di una collina ricoperta da sambuchi sorge la chiesa dedicata alla Santissima Maria Vergine, qui chiamata Mater Domini.

Sin dal 1505 la basilica è un importante luogo di culto e meta dei pellegrinaggi dai territori dell’Irpinia, del Salernitano e della Lucania.

L’afflusso, al tempo, è talmente forte che Giulio II concede al santuario una bolla papale ricca di importanti indulgenze.

Nel 1748, con la venuta di Sant’Alfonso de Liguori, viene costruito vicino alla cappella un collegio di Padri Redentoristi, che diventano i custodi della basilica mariana.

Il 16 ottobre muore San Gerardo Maiella, le cui spoglie vengono custodite all’interno della cappella.

Da quel momento in poi i pellegrinaggi si fanno ancor più intensi, e per soddisfare l’afflusso di un gran numero di fedeli, nel 1974 viene costruita accanto all’antica basilica la chiesa del Redentore, un edificio alto ben 46 metri con volta a tenda.

Oltre alle due chiese, il complesso della Santissima Vergine Mater Domini e di San Gerardo Maiella include altri spazi per i pellegrini, una sala per l’accoglienza e le confessioni, un teatro e un luogo dedicato alla venerazione degli oggetti appartenuti al Santo. Inoltre, si possono trovare numerosi ex voto donati al santuario nel corso dei secoli.

La chiesa antica, nominata da Papa Pio XII basilica minore, è stata più volte ristrutturata e restaurata grazie alla comunità di fedeli, dopo i numerosi terremoti accaduti in questi territori.

Chi era San Gerardo Maiella?

Il 16 Ottobre si festeggia San Gerardo Maiella, religioso lucano vissuto tra il 1726 e il 1755: è considerato il santo protettore delle mamme, delle donne in gravidanza e dei bambini, per via di numerosi miracoli compiuti in vita in loro favore.

San Gerardo Maiella è il protettore delle gestanti e delle ostetriche: il suo nome significa infatti uomo generoso con la lancia.

La sua vita è stata molto breve, ma costellata di miracoli: celebre è la leggenda del pozzo, da cui riuscì a recuperare un mazzo di chiari semplicemente affidandosi alla mano di nostro Signore e calando una statuetta del Bambin Gesù.

Si narra che incontrò il Diavolo durante una tormenta sulle sponde del fiume Ofanto, in Puglia, ma non si scompose: ordinò a Satana di accompagnarlo a Laucedonia facendosi il segno della croce, e Lucifero gli obbedì.

San Gerardo Maiella donò in vita un fazzoletto a una fanciulla, avvertendola che un giorno le sarebbe potuto servire. Durante il parto difficile, la giovane si ricordò del dono e pose il fazzoletto sulla pancia: in un attimo i dolori del travaglio cessarono e il parto andò a buon fine. Da quel giorno si ricorda San Gerardo come protettore delle mamme, ma soprattutto delle partorienti e delle ostetriche che aiutano le gestanti a dare alla luce i loro figli.

Visitando il santuario potete ammirare la stanza dei fiocchi, riccamente decorata da nastri rosa e azzurri, dono delle mamme che hanno ricevuto la grazia (magari durante un cesareo, una gravidanza complicata o un parto difficile) e che portano un omaggio per gratitudine verso il Santo.

L’occasione per un viaggio e per una preghiera

Sta per nascere un vostro nipotino o una nipotina, o siete delle mamme in procinto di tenere fra le braccia vostro figlio?

Il santuario di San Gerardo Maiella e la chiesa della Santissima Mater Domini a Materdomini, a Caposele, è l’occasione per una preghiera ma anche un viaggetto e una vacanza.

Potrete respirare aria buona e ammirare le bellezze architettoniche del luogo, rilassandovi in questi territori immersi nel verde.

Ricordatevi che, oltre alle cattedrali, alle basiliche e ai santuari meta di pellegrinaggi, il territorio dell’Irpinia è noto per le sue eccellenze di enogastronomia, tra cui l’amaretto di Caposele, il mufletto (un pane morbidissimo fatto con farina e patate che sa di pizza) e la celebre minestra ‘e pizza, un piatto contadino fatto con la verza, la scarola e cicoria. Un vero comfort food che piacerà a tutti ma soprattutto alle mamme affamate dopo una bella escursione salutare a San Gerardo!

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