Il Santuario della Madonna di Loreto è stato definito da San Giovanni Paolo II il “cuore mariano della cristianità”.
Migliaia sono i credenti che si recano in questo luogo di culto per ammirare non solo una struttura imponente e meravigliosa, ma anche le affascinanti e importantissime opere d’arte in essa contenute.
Se avrete modo di esplorare questo luogo di fede, sarete testimoni di un’atmosfera di assoluta pace e tranquillità e potrete ammirare, al suo esterno, un panorama mozzafiato grazie alla collocazione della Chiesa sul colle che permette ai monti Sibillini e al mare della Riviera del Conero di mescolarsi, in un connubio di assoluta magnificenza.
Storia del Santuario di Loreto
Le origini della cosiddetta casa di Nazareth, in cui la Vergine Maria nacque e ricevette l’annuncio evangelico, sono ancora legate a teorie piuttosto disparate.
Secondo un’antica leggenda, la dimora di Maria fu trasportata dagli angeli che vollero preservarla dalle conseguenze disastrose dell’espulsione dei crociati dalla Palestina, a seguito dell’invasione dei turchi avvenuta nel 1291.
Fu, infatti, portata a Tersatto in Croazia dove però non ricevette l’adorazione che meritava e quindi, dopo tre anni, sempre gli angeli decisero di spostarla nel territorio di Recanati e la poggiarono su un colle di proprietà di donna Loreta.
La data è rimasta nella storia e precisamente viene fatta risalire alla notte tra il 9 e il 10 Dicembre 1924, periodo in cui la chiesa cominciò a diventare meta ambita di numerosissimi pellegrinaggi e attorno ad essa si sviluppò il borgo di Loreto.
Esistono, però, altre teorie sulla nascita di questo luogo di culto: alcune testimonianze storiche rimandano infatti all’ipotesi che la chiesa sia stata smontata e poi riassemblata in loco stesso dai Crociati, mentre secondo altre fonti la casa della Vergine fu trasportata in blocco via nave, per volere della nobile famiglia Angeli.
L’unica certezza è che la struttura originaria era costituita solo da tre muri, quindi un’abitazione di tipo ipogeo, la cui quarta parete era determinata dalla grotta,e dunque in nuda roccia.
Proprio per questo nel ‘400, per volere di Giulo II, intorno alle mura originarie venne fatto costruire un rivestimento in marmo disegnato dal Bramante, e che ancora oggi è considerato come uno dei più elevati capolavori dell’età rinascimentale.
Questi rivestimenti avevano il fine di preservare il più possibile la struttura originale, soprattutto grazie all’enorme seguito di pellegrini che ogni anno affollavano la chiesa per venerare il culto della Santa Vergine.
Caratteristiche del Santuario di Loreto
Come abbiamo accennato, il Santuario di Loreto conserva al suo interno la Santa Casa di Nazareth della Vergine Maria e la data della sua collocazione, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, è ancora oggi preservata alla memoria grazie alla festa della “Venuta”.
Questo appuntamento di tradizione religiosa è diffuso in tutte le Marche e sfocia con il cosiddetto “focaraccio“, ovvero i fuochi che hanno il ruolo di illuminare il cammino della Santa Vergine.
L’attuale costruzione viene fatta risalire al 1469 per volere del vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste, il quale voleva ridare un nuovo volto e lustro a questa splendida chiesa.
I lavori che si susseguirono ebbero un’impostazione gotica e culminarono nel 1482, quando Giuliano da Maiano completò la struttura, conferendole un impianto rinascimentale.
In seguito, per far fronte alle copiose ondate di pellegrini che vi facevano visita, fu fatto costruire il Palazzo Apostolico, il cui scopo era di difendere e proteggere il Santuario.
Gli interni della chiesa, invece, sono tipicamente gotici e la sua ampia aula centrale ha proprio lo scopo di accogliere i numerosi fedeli che vi fanno visita ogni anno. La sua pianta è a forma di croce e il corpo centrale è diviso in tre navate da 12 pilastri di forma quadrata, che richiamano gli Apostoli, mentre al centro è possibile ammirare, in alto, la splendida cupola creata da Giuliano da Sangallo.
I fedeli, inoltre, potranno ammirare la meravigliosa Cappella del Coro, affrescata dal tedesco Ludovico Seitz, la Sagrestia di San Marco che presenta splendidi affreschi di Melozzo da Forlì e la Cappella dell’Assunta in cui è possibile trovare raffigurazioni di scene relative all’aviazione, dal primo volo di Icaro al primo passo che Neil Amstrong fece sulla Luna.
Madonna di Loreto: perché è nera?
La Madonna di Loreto ha catturato l’attenzione di moltissimi fedeli e turisti anche per il suo colore nero.
Diverse sono le teorie che spiegano questa caratteristica: secondo un’antica leggenda, la Vergine Maria diventò nera a causa della paura che provò durante la traslazione verso la Santa Casa.
In realtà, secondo teorie più fondate, l’aspetto scuro della statua della Madonna di Loreto è dovuta all’effetto causato dai fumi di cere e dalle lampade ad olio, ed è infatti una caratteristica abbastanza comune anche in altre statue antiche.
In origine l’immagine venerata nel territorio di Loreto era un dipinto realizzato su una tavola di legno, ma andò poi distrutto e sostituito prima con una statua di abete e poi, dopo essere stata incenerita dall’incendio del 1921, fu scolpita quella attuale che conservò la colorazione della precedente.