Non fatevi trarre in inganno dal nome difficile da pronunciare: il Santuario di Jasna Góra a Częstochowa è uno dei più visitati in Europa, con i suoi 4 milioni di pellegrini che ogni anno raggiungono la Polonia solo per venerare la Madonna nera.
Il Santuario si trova a circa 120 km da Cracovia, ed è uno dei centri di culto mariano più importanti in Europa.
Il tesoro più prezioso ed oggetto di culto è l’icona della Madonna nera con bambino, un dipinto di origine bizantina che la tradizione vuole sia opera di San Luca: si tramanda che quest’ultimo, avendo conosciuto la Madonna in persona, riuscì a dipingere il suo vero volto.
A portare l’icona in Polonia fu, nel 1382, Ladislao di Opole, conte palatino di Polonia che ordinò la costruzione del Santuario in onore della Madonna. Lo stesso Ladislao, successivamente, volle che a curare la chiesa fossero i Monaci paolini dell’ordine di San Paolo primo eremita.
L’immagine è dipinta su una tavola di legno e raffigura Maria con in braccio Gesù. A dominare e a suscitare forte emozione nei visitatori e nei fedeli è lo sguardo della Madonna: serio, penetrante, pensieroso.
A donare luminosità all’immagine ci sono le due aureole, che contrastano con i volti scuri e che mettono in risalto la solennità dell’icona.
Oggi il volto della Madonna presenta dei tagli: questi sfregi risalgono, secondo la leggenda, alle guerre degli Ussiti durante le quali, nel 1430, l’icona fu profanata a colpi d’ascia.
Lo stile architettonico utilizzato per la realizzazione del Santuario è un tardo gotico-barocco. Al ‘600, invece, risalgono le fortificazioni aggiunte per proteggere il monastero: le incursioni svedesi prima, e l’assedio austriaco poi, misero infatti in pericolo Jasna Góra.
Il Santuario è meta di pellegrinaggio fin dal Medioevo: fedeli provenienti da tutta la Polonia si mettevano in cammino per raggiungere a piedi Częstochowa e rendere grazie alla Madonna nera.
Il pellegrinaggio a piedi è ancora oggi molto popolare tra i fedeli, che in estate iniziano la marcia verso il Santuario. Il periodo del pellegrinaggio è solitamente quello di ferragosto: i pellegrini camminano per giorni, percorrendo anche centinaia di chilometri seguendo percorsi diversi.
I percorsi più famosi sono due:
- Quello di Varsavia, lungo 243 chilometri, vede i pellegrini in marcia dal 9 al 14 Agosto;
- Quello di Cracovia, lungo 250 chilometri, viene percorso dal 9 all’11 Agosto.
Anche Papa Giovanni II si recò in pellegrinaggio a Czestochowa, partendo da Cracovia nel 1936. All’uscita della chiesa, in memoria di questo evento, c’è anche un monumento dedicato a Papa Wojtyla, in un’area di verde dove è possibile fermarsi in meditazione.
Durante la visita al Santuario è particolarmente toccante il momento in cui si può attraversare l’altare dove vengono celebrate le funzioni religiose: da lì si accede ad uno stretto cunicolo in cui ammirerete a pochi centimetri da voi l’icona della Madonna. Solitamente il percorso è molto affollato, specialmente perché chiedere una grazia all’icona della Madonna è il desiderio di tutti i fedeli giunti in viaggio al Santuario.
Intorno alla cappella si trovano inoltre numerosi ex voto dal forte impatto emotivo, simbolo di ringraziamento da parte dei fedeli per le grazie ricevute.
Il Santuario di Częstochowa è dunque un luogo da non perdere, anche perché dona a fedeli e visitatori un viaggio suggestivo in epoche lontane: guerre medievali, lotte comuniste, leggende evangeliche e pellegrinaggi spirituali qui si mescolano senza tempo. È da includere nell’itinerario, inoltre, la visita alla biblioteca del monastero di Częstochowa: conta circa 40.000 volumi, tra cui pregiati manoscritti.