Il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini è un famosissimo luogo di culto campano situato nei pressi di Caposele, in provincia di Avellino.
Molti sono i fedeli che vogliono raggiungere a piedi questo luogo di culto e, se anche voi siete interessati ad un pellegrinaggio verso il Santuario di San Gerardo, allora noi di viaggi-religiosi.it vogliamo darvi alcune informazioni basilari per intraprendere il vostro viaggio spirituale.
La leggenda racconta che nel Medioevo, a Materdomini, la Vergine Maria apparve due volte a dei pastori intenti a pascolare il gregge. In questo luogo, divenuto sacro dopo le varie apparizioni, si è costruito un vero e proprio santuario. Tuttavia quest’ultimo è stato dedicato anche a San Gerardo, conosciuto universalmente come protettore delle mamme, delle partorienti e dei bambini. Il motivo? Il giovane, morto a Materdomini il 16 ottobre 1755 a soli 29 anni, era conosciuto in paese grazie ad alcuni miracoli che aveva operato proprio in favore di madri e bambini ammalati, e per il grande conforto che donava alle giovani donne in procinto di partorire.
All’interno del santuario è presente una sala molto apprezzata da tutti i pellegrini, ovvero la “sala dei Fiocchi“: una stanza riempita di nastri e fiocchi rosa e azzurri, oltre che fotografie, che i nuovi genitori hanno donato, negli anni, come riconoscenza al Santo per le grazie ricevute.
Tutto ciò dimostra quanto il Santuario sia importante non solo per gli abitanti della piccola frazione, ma anche per moltissimi fedeli che vogliono visitare la chiesa soprattutto in un periodo di difficoltà, in particolare in gravidanza.
Esistono moltissimi pellegrinaggi che, partendo da Acerno (in provincia di Salerno), raggiungono la meta finale, ovvero Materdomini e il suo Santuario. I pellegrini devono affrontare lunghi percorsi distribuiti sul territorio dei comuni di Acerno, Calabritto e Caposele, per andare oltre per circa 30 chilometri tra stradine di montagna, tratti di strade cittadine e strade mulattiere. Tra questi pellegrinaggi il più conosciuto è certamente “In cammino verso San Gerardo“, un pellegrinaggio organizzato ogni anno dagli abitanti di Acerno.
Il tragitto consigliato accompagna i pellegrini, partiti da Acerno, verso la loro prima tappa ovvero il Santuario della Madonna delle Grazie ad Acerno dove possono chiedere protezione per il cammino che ci si accinge a compiere.
I pellegrini potranno riposarsi e ristorarsi attorno ad un grande braciere che viene acceso dagli organizzatori sul Piano del Gaudo. La pausa dura circa un’ora, poi i pellegrini riprendono il loro viaggio verso Calabritto dove potranno rinfrescarsi ad una meravigliosa fontana realizzata in pietra. Dopo una ripida discesa, i pellegrini raggiungeranno il centro di Calabritto dove potranno godere di un nuovo rinfresco offerto dagli abitanti del posto. Dopo ciò i viandanti dovranno prepararsi al momento più complicato di tutto il viaggio. In questo tratto il sentiero si fa ripido e prosegue su alcune strade mulattiere e sentieri sterrati, di rilevante pendenza, che li porterà a Caposele. Tuttavia, l’ultimo tratto di pellegrinaggio che collega Caposele e Materdomini si rivela molto suggestivo anche se leggermente impegnativo. Una volta raggiunta la frazione i pellegrini potranno subito recarsi al Santuario di San Gerardo di Maiella. Nonostante la meta sia ben visibile, per raggiungerla è richiesto ancora un ultimo sforzo. Infatti, sia che voi siate pellegrini o che arriviate direttamente al santuario con il vostro mezzo di trasporto, per raggiungere l’entrata dovrete affrontare una ripida scala di gradoni che, una volta percorsa volgendo sempre lo sguardo al luogo sacro, vi ripagherà con una vista mozzafiato. Raggiunto il portone della chiesa è tradizione recitare una preghiera di ringraziamento per il viaggio compiuto e per i compagni pellegrini incontrati.
Dopo aver trascorso un po’ di tempo libero a visitare la chiesa, e dopo un’ottima colazione, i pellegrini si riuniscono per partecipare alla messa solenne della giornata, la quale viene solitamente celebrata alle ore 10. Come in altri santuari, durante la celebrazione eucaristica il parroco nomina e ringrazia tutti i gruppi di pellegrini che hanno raggiunto il santuario,e inoltre dona loro una particolare benedizione.
Finita la messa i pellegrini saranno liberi di ristorarsi con un buon pranzo e, se desiderosi, sono liberi di partecipare anche alla Solenne Processione che attraversa tutto il paese. Tuttavia questa ultima tradizione è stata sospesa dal 2020 a causa dell’emergenza Covid19. I pellegrinaggi sono comunque continuati grazie a tutte le precauzioni del caso.