fbpx

Santiago de Compostela: 10 cose da vedere nella capitale della Galizia

Santiago de Compostela è una città dal fascino potente. Patrimonio dell’Unesco, è un luogo in cui la religione, la fede, la storia, la cultura, l’arte e la vivace vita universitaria si fondono insieme per consegnare ai suoi visitatori un’esperienza unica nel suo genere.

Abbiamo selezionato 10 cose che non possono mancare durante il tuo viaggio a Santiago de Compostela ma affinché tu possa percepire appieno la bellezza e la solennità di questo luogo c’è qualcosa che devi sapere. 

Perché si chiama Santiago de Compostela

La città deve il suo nome a San Giacomo il maggiore, uno dei 12 apostoli di Gesù, le cui spoglie furono miracolosamente ritrovate in un piccolo tempietto dove oggi sorge la grande cattedrale di Santiago. Secondo la tradizione fu una stella particolarmente luminosa ad indicare agli uomini dove ritrovare il corpo del santo: da qui il nome “san Giacomo del campo della stella” che tradotto è: Santiago de Compostela.

Ecco cosa non puoi assolutamente perdere a Santiago de Compostela: 

Cattedrale di Santiago de Compostela 

Il piccolo tempietto in cui furono trovate le spoglie di San Giacomo è diventato oggi uno dei massimi santuari nel mondo.
Dopo tanti interventi di restauro la cattedrale oggi è un edificio sacro stupefacente e maestoso, adatto ad ospitare miriadi di fedeli. 

È anche il punto di arrivo del cammino di Santiago, infatti è facile incontrare pellegrini che -esausti ma estasiati- compiono l’ultimo rituale: abbracciare la statua del Santo che si trova dietro l’altare maggiore e baciarne il mantello

Esternamente, la cattedrale presenta varie facciate e torri, nonché un chiostro cinquecentesco: tutti artisticamente meravigliosi.
Internamente, l’atmosfera è densamente mistica, si avverte una profonda sensazione di spiritualità.
Una curiosità: all’interno della cattedrale si trova il “botafumeiro”, un incensiere di 53 chili alto 1,20m. Occorrono ben 8 uomini per permettere all’incensiere, sospeso ad un ‘altezza di 20 metri, di ondeggiare ed emanare il proprio profumo. Il botafumeiro, durante la sua oscillazione, riesce a raggiungere una velocità di 68 km/h. 

L’incenso ha un forte significato spirituale: i fedeli chiedono che la preghiera salga al Signore così come l’incenso si libera verso l’alto. 

Centro storico di Santiago

Il centro storico di Santiago è un insieme di monasteri, chiese, palazzi, strade antiche e costruzioni popolari tipiche.
A Santiago tutto ha una forte connotazione identitaria, culturale e religiosa e per questo tutto il centro storico appartiene al Patrimonio dell’Unesco.
Il consiglio è quello di perdersi per le stradine, alzare gli occhi e ammirare l’architettura del luogo ma soprattutto soffermarsi ad esplorare le numerose piazze della città, soprattutto quelle intorno alla Cattedrale.

Tra tutte segnaliamo: Piazza dell’Obradoiro, cioè “piazza del laboratorio”, chiamata così perché qui sorgeva il laboratorio in cui per circa 10 anni si lavoravano le pietre utilizzate per la facciata della cattedrale. 

Merita anche la Piazza “A Quintana”, soprattutto se si viaggia nel 2021/2022.
La porta della cattedrale che affaccia su questa piazza, infatti, è chiamata “porta santa”. La sua caratteristica è che è sempre chiusa tranne che nell’anno santo Giacobeo, cioè nell’anno in cui la festa del patrono cade di domenica, proprio come accaduto nel 2021. È un evento raro, mediamente in un secolo accade solo 14 volte. 

Una curiosità: al calar del sole, quando si attiverà l’illuminazione artificiale, scrutate bene la piazza perché apparirà una misteriosa ombra che ricorda… un pellegrino

Parque de la alameda

Un bellissimo parco in stile romantico poco distante da Piazza dell’Obradoiro.
È un luogo ideale per rilassarsi, leggere un libro, meditare, contemplare la natura o partecipare ad uno degli eventi che organizzano tutto l’anno. 

Nel bosco di querce, tra alberi secolari, cercate anche la cappella di Santa Susanna. 

Una curiosità: durante la vostra passeggiata incontrerete “le due Marie”, una statua raffigurante due donne con abiti variopinti. Si tratta di un omaggio a due sorelle che durante la guerra civile venivano perseguitate per le loro idee. In segno di protesta le due Marie usavano vestire in modo vistoso e uscire per una passeggiata nel parco ogni giorno alla stessa ora.

Mercado de abastos

Il mercato di Abastos è in funzione da più di trecento anni nello stesso luogo.
Troverete esposte tutte le prelibatezze della cucina galiziana: pesce freschissimo proveniente dall’Oceano dall’atlantico, salumi, formaggi e carne.
Nel punto ristoro è possibile assaggiare i piatti preparati dai ristoratori che, a loro volta, acquistano i prodotti nel mercato.
Insomma, avrete la possibilità di godere di un pranzo economico a base di prodotti freschissimi. Non dimenticate di fare una scorpacciata del piatto principale della cucina galiziana: il pulpo a la gallega, cioè del polpo bollito cosparso di paprika dolce e piccante e sale grosso. Una prelibatezza!

Il museo do Pobo Galego e la tripla scala a chiocciola 

Situato in un antico convento del XIII secolo, il Museo svela usi, costumi e tradizioni della popolazione galiziana.

Dal piano terra potrete ammirare un‘opera davvero spettacolare: l’unica scala a tripla spirale del mondo, un’enorme chiocchiola che dal piano terra si avvolge lungo tre piani in altezza.
Un progetto unico – realizzato dall’architetto Domingo de Andrare – che desta grande stupore in tutti i visitatori. 

Tramonto alla Cidade da Cultura de Galicia

Un edificio straordinario sorge sulla cima del monte Gaiás a Santiago de Compostela. Si tratta di un’opera architettonica unica nel suo genere divenuta parte integrante del paesaggio. Realizzata dall’architetto americano Peter Eisenman, ospita una biblioteca, il museo della galizia, mostre, concerti, conferenze, cinema, laboratori, seminari e progetti culturali all’avanguardia tutti i giorni dell’anno.
Un Consiglio: recatevi lì al tramonto e osservate i meravigliosi giochi di luce che regala il cielo di Santiago.

Un salto da “la tita”

Se volete immergervi nella cultura culinaria del posto, recatevi da “LA TITA” per assaggiare la loro famosissima tortilla, accompagnandola con una birra, rigorosamente spagnola!

Monte Gozo 

Si tratta di un’altura da cui i pellegrini per la prima volta vedono la cattedrale di Santiago. È il segno che la fine del cammino è ormai vicina e per questo motivo è anche chiamato il “Monte della Gioia”. Soltanto se ci si immerge nella prospettiva di chi ha percorso centinaia di chilometri a piedi e vede finalmente le guglie delle cattedrale, si può comprende appieno la gioia di questo luogo.

Monasterio de san martin pinario

Un complesso monumentale dalle dimensioni gigantesche: ventimila metri quadrati di superficie; una facciata di 100 metri decorata dai tre migliori artisti della fine del XVI secolo. Si tratta del secondo edificio religioso di Santiago ma anche di uno dei monasteri più importanti della Galizia. Al suo interno troverete opere artistiche di grande pregio, soprattutto scultoree, pittoriche e di oreficeria; un hotel, un seminario, un museo di arte sacra, un antico torchio da stampa e una storica farmacia del XV secolo. 

Gita a Cabo Fisterre 


Che siate pellegrini o turisti, non si può comprendere appieno la magia di Santiago se non si dedica una giornata ad una gita a Cabo Fisterre

Si trova sul tratto di costa della regione, che, secondo gli antichi romani, costituiva il limite delle terre conosciute.
Il nome del luogo deriva proprio da “finis terrae”: fine della terra. 

È qui che ha origine il simbolo più importante di Santiago: la famosa “concha”, cioè la conchiglia. Ebbene, i pellegrini di un tempo per dimostrare di aver percorso tutto il cammino dovevano proseguire fino a Finisterre, raccogliere una conchiglia sulla spiaggia e portarla con sé.
Ecco perché tutte le strade del cammino sono segnalate con la conchiglia: indicano la strada per giungere alla spiaggia, per terminare il percorso

La reale parte finale del percorso accoglie i pellegrini con una piccola scultura raffigurante uno scarpone malandato, perennemente esposta alla salsedine, al sole, al vento. Quella piccola scarpa sembra gridare: “si, sei stanco, le tue scarpe sono rotte come lo sono anche io adesso… ma ce l’hai fatta, sei alla fine“.

Potrebbe interessarti anche:

Cosa devi sapere per fare il pellegrinaggio a piedi a Santiago de Compostela

Cosa fare quando si arriva a Santiago de Compostela?

Iscrivetevi al nostro gruppo Facebook

Potrai condividere foto, esperienze di viaggio ed itinerari religiosi. Conoscerai i luoghi di culto più belli del mondo e della nostra penisola.
Conosci e condividi la tua passione con tante persone.

Entra nella community

Unisciti al nostro gruppo Facebook e vieni a conoscere e condividere la tua passione per i viaggi nei luoghi sacri.

Leggi gli ultimi articoli

Rebecca

Definita la “Culla delle Religioni”, la Terra Santa è tra le destinazioni di pellegrinaggio più …

Rebecca

‘‘San Gennà, pienzece tu!” è una delle frasi più ricorrenti che un napoletano pronuncia. San …

Rebecca

Meta di pellegrinaggio tra le più famose al mondo, la cittadina francese di Lourdes accoglie …

Rebecca

Imponente, meravigliosa e ricca di storia: la Basilica di San Francesco d’Assisi è stata inserita …