‘‘San Gennà, pienzece tu!” è una delle frasi più ricorrenti che un napoletano pronuncia. San Gennaro è per i napoletani un faro, un consigliere, un amico, un simbolo di riscatto sociale. È il protettore del popolo, il martire che ha donato il suo sangue per proteggere la città. E a Napoli esiste un luogo sacro che custodisce con rispetto questo legame tra il Santo e il suo popolo: il Duomo di Napoli.
È all’interno di questa chiesa che il 19 Settembre si svolge la celebre cerimonia del miracolo di San Gennaro. Il sangue del Santo, esposto in un’ampolla, viene in quella e in altre due occasioni mostrato alla folla di fedeli accorsi nel Duomo: se il sangue è sciolto, il miracolo si è compiuto.
Per i napoletani è molto importante che ciò avvenga ogni anno perché ripongono in San Gennaro la loro fiducia e speranza: è infatti considerato un cattivo presagio la mancata realizzazione del miracolo.
Il Duomo, la cui costruzione è iniziata nel XIII secolo, è conosciuto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, e si trova nel pieno centro storico della città.
Ma il Duomo di Napoli è un punto di riferimento non solo per la comunità cattolica, ma anche per gli amanti dell’arte e dell’architettura. E allora: cosa vedere all’interno del Duomo? Scopriamolo insieme.
La facciata
Arrivati all’esterno del Duomo bisogna già fermarsi ad ammirare l’imponente facciata. Alta circa 50 metri, è composta da tre portoni gotici posizionati in corrispondenza delle tre navate. Quella che oggi vediamo non è la facciata originale, in quanto quella risalente al Trecento è andata quasi completamente distrutta.
Lo stile attuale della facciata è quello neogotico, ed è stato inaugurato solo nel 1905.
Durante la seconda guerra mondiale, inoltre, la facciata è stata danneggiata e di conseguenza restaurata prima nel 1951, poi nel 1999.
Controfacciata
Composto da tre navate, il Duomo nasconde al suo interno 10 cappelle, altari e monumenti funebri.
Una volta entrati si può innanzitutto ammirare la controfacciata
dove sono collocati i sepolcri di Carlo I d’Angiò, re di Napoli, di Carlo Martello d’Angiò, re d’Ungheria, e di sua moglie Clemenza d’Asburgo.
Cappella del Succorpo
Collocata nel transetto rialzato rispetto alla navata centrale, la Cappella del Succorpo fu costruita nel 1497 per volere del Cardinale Oliviero Carafa, colui che riportò a Napoli le reliquie di San Gennaro.
La cappella è nota anche come Cappella di San Gennaro perché è infatti qui che le reliquie sono oggi conservate all’interno di un’urna posizionata sotto l’altare di bronzo.
Ad oggi, la Cappella è ancora di proprietà della famiglia Carafa.
Basilica Paleocristiana di Santa Restituta
Risalente all’epoca paleocristiana, questa basilica si raggiunge dalla navata sinistra della cattedrale ed è considerata la più antica basilica di Napoli.
La costruzione della Basilica di Santa Restituta è attribuita a Costantino nel IV secolo e, molto probabilmente, fu edificata nel luogo dove si trovava il tempio di Apollo.
Impregnato di storia, questo luogo è stato oggi inglobato all’interno del Duomo, mantenendo però intatta e distinta la sua architettura originaria.
Cappella del tesoro di San Gennaro
I lavori per la costruzione della Cappella del tesoro di San Gennaro iniziarono nel 1608, come simbolo di devozione e riconoscimento dei napoletani nei confronti del Santo. La Cappella, infatti, ancora oggi non appartiene ad una diocesi, bensì a tutto il popolo napoletano.
La Cappella ha una pianta a croce greca ed è stata edificata seguendo lo stile del barocco napoletano. Tutto attorno è possibile ammirare diciannove sculture bronzee che raffigurano i santi protettori della città e che hanno il compito di difendere Napoli e i napoletani. Tra questi Santi spicca, naturalmente, la scultura di San Gennaro.
È inoltre in questa Cappella, precisamente nell’Altare Maggiore, che sono custodite le ampolle con il sangue di San Gennaro mentre sopra l’altare si trova il Busto del Santo che conserva le ossa del cranio.
Avrete certamente capito che si tratta di un luogo davvero speciale per i fedeli ma anche e soprattutto per la comunità partenopea. Dunque, se siete di passaggio a Napoli, una visita del suo splendido Duomo sarà un’occasione imperdibile di arricchimento spirituale e culturale.
E se avete voglia di visitare un altro luogo unico al mondo, non perdete la visita al Museo del Tesoro di San Gennaro: qui è custodito il tesoro del Santo che è stato riconosciuto come il più ricco al mondo.
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