La chiesa di San Nicola alla Carità si trova facilmente passeggiando tra le vie del cuore di Napoli, precisamente in Via Toledo. Appartenuta ai Padri Pii Operai, una congregazione fondata da Carlo Carafa dei Duchi d’Andria, custodisce al suo interno opere meravigliose di Solimena, De Matteis e De Mura, che la rendono una delle chiese più ricche a livello artistico della zona.
La storia della chiesa
La tradizione racconta che l’edificio sia stato acquistato grazie alla donazione di un mendicante accudito dai Padri Pii Operai che alla sua morte lasciò seimila ducati alla congregazione che l’aveva amorevolmente assistito. E, grazie alla donazione di un’altra persona di cui si presero cura che donò altri seimila ducati a patto che la chiesa fosse dedicata a San Nicola, iniziò il lungo lavoro per edificare questa meravigliosa chiesa. Oggi la chiesa custodisce, tra l’altro, un’importante reliquia del santo: una falange dell’indice.
I lavori iniziarono quindi nel 1547 ma furono quasi subito interrotti a causa della peste che colpì Napoli e non solo. Furono ripresi e conclusi solo nel 1682 grazie all’ausilio di molti architetti, tra cui spicca Cosimo Fanzago. Venne consacrata infine nel 1716 dal cardinale Pignatelli.
Nel corso del tempo la chiesa subì inoltre molti restauri, il più importante eseguito dall’architetto Guglielmo Turi, che la trasformarono nella Chiesa di San Nicola alla Carità che possiamo vedere adesso, anche se sono tuttora in corso dei lavori per riportarla allo splendore di un tempo.
La chiesa e l’arte
La chiesa di San Nicola alla Carità, in stile barocco, ha una forma a croce latina a tre navate con cappelle laterali. La navata centrale è decorata con affreschi di Francesco Solimena che raffigurano scene di vita di San Nicola e degli apostoli. Dello stesso artista si possono ammirare i dipinti Predicazione di San Giovanni e Predicazione di San Paolo risalenti alla fine del 1600, opere che raffigurano la Madonna col Bambino e San Francesco d’Assisi, e moltissimi altri. Anche per la facciata iniziò i lavori lo stesso Solimena, ma venne terminata solo dopo la sua morte nel 1776.
Un altro artista che lavorò molto in questa chiesa fu Paolo De Matteis, che affrescò la volta, i quadri laterali dell’abside, oltre al famoso San nicola che libera un energumeno sul portone di ingresso per allontanare il demonio e la tela che raffigura la morte dello stesso santo.
L’affresco che spicca centrale nella cupola che mostra il Paradiso è invece opera di Francesco De Mura, allievo prediletto di Solimena, che dipinse anche i transetti laterali con la sua versione della Visitazione e della Natività. Inoltre raffigurò San Michele e San Raffaele.
Tra le sculture si possono notare gli angeli di marmo di Paolo Persico e il busto in bronzo di San Nicola di Bartolomeo Granucci.
La chiesa del presepe
La chiesa di San Nicola alla Carità è anche conosciuta come la chiesa del presepe perché ne custodisce uno veramente maestoso e particolare. Questo presepe riproduce infatti sei scene della vita di Cristo e due scene di vita quotidiana nella Napoli del 1700. Venne costruito 50 anni fa circa da Giuseppe Russo, un artista che con questo capolavoro attira tantissimi turisti soprattutto nel periodo natalizio. Tutto è curato nei minimi dettagli, compresi i tessuti antichi che indossano i pastori. Andarlo a vedere una volta all’anno, durante le feste di Natale, è diventata una vera tradizione per la gente del posto.
Informazioni
In pieno centro, tra Piazza Dante e Piazza carità, la Chiesa di San Nicola alla Carità è aperta a tutti dalle ore 7:30 alle 19, con ingresso gratuito.
Le funzioni feriali sono alle ore 7:20, 10 e 19:30, mentre la domenica e i festivi con orario 10, 11:30 e 19:30. Il rosario viene recitato ogni giorno, prima della messa, alle ore 9:30 e alle 19.
Tutte le donazioni effettuate durante le celebrazioni o le visite sono destinate al restauro e al mantenimento della bellezza architettonica e artistica della chiesa.