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Visita alla Chiesa di San Michele ad Anacapri: storia, curiosità e il famoso pavimento maiolicato

Definita come “uno degli esempi più pregevoli di tutta la produzione settecentesca napoletana“, la Chiesa di San Michele ad Anacapri è una delle maggiori attrazioni dell’intera Costiera Amalfitana. Scopriamo insieme la storia e tutte le curiosità di questo luogo sacro tra cui il bellissimo e rinomato pavimento maiolicato.

Chiesa di San Michele ad Anacapri: storia e origini

Costruita tra il 1698 e il 1719 in perfetto stile barocco, la Chiesa di San Michele ad Anacapri fu fortemente voluta da Madre Serafina di Dio, religiosa originaria di Capri che commissionò anche la restaurazione del convento di teresiane annesso alla chiesa e di cui lei era fondatrice. La leggenda narra che il volere di Madre Serafina derivasse da una promessa fatta a San Michele Arcangelo: chiese infatti al santo di liberare dall’assedio dei Turchi la città di Vienna e lei, in cambio, avrebbe provveduto a costruire un monastero e una chiesa a lui dedicati. Così fu anche perché il desiderio della donna ricevette il supporto del vescovo caprese Michele Gallo di Vandenejnde, il quale decise inoltre di voler essere seppellito proprio in quel luogo tant’è che ancora oggi, dietro all’altare maggiore della chiesa, è possibile vedere la sua epigrafe marmorea.

La chiesa di San Michele ad Anacapri sorse dunque accanto alla preesistente chiesa di San Nicola che oggi non esiste più ma che ha prestato il nome alla piazza in cui sorge la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, e il suo progetto fu assegnato all’architetto Antonio Domenico Vaccaro (noto anche per lo studio della chiesa della Concezione in quel di Napoli). Con una pianta ottagonale a croce greca, la sua cupola, le due cappelle e tutte le sue nicchie, la chiesa di Anacapri divenne presto, appunto, uno dei maggiori e più sfarzosi esempi di costruzione sacra presenti nell’intera Costiera Amalfitana.

Sontuoso e solenne è l’altare maggiore in marmo bianco, donato dal principe di San Nicandro nel 176, che, grazie alla sapiente opera di Agostino Chirola, fu arricchito da pietre dure e intagli di marmo pregiato di Carrara verde e giallo. Chirola compì quest’opera nella sua bottega di Napoli per volere dell’ingegnere Barletta e l’altare fu poi trasportato nella chiesa grazie all’utilizzo di una scialuppa e al contributo di un piccolo mulo. Furono poi collocati, sempre ai lati dell’altare maggiore, anche due angeli scolpiti in un unico pezzo di marmo bianco.

Come abbiamo già detto, in prossimità dell’altare è inoltre possibile ammirare l’epigrafe del vescovo che ordinò la costruzione della chiesa di San Michele.

All’interno della chiesa sono presenti, inoltre, importanti opere tra cui la “Natività”, posta sopra l’altare maggiore con la firma di Giacomo del Po, il dipinto rappresentante San Michele Arcangelo vestito da guerriero e appartenente a Nicola Malinconico, l ‘’Annunciazione” , e i tre dipinti intitolati “Angelo Custode” molto probabilmente realizzati da Paolo De Matteis.

In passato, la chiesa di San Michele ad Anacapri non è sempre stata soltanto un luogo di culto come avrebbe dovuto ma, anzi, tra il 1806 e il 1808, con la dominazione sia inglese che francese, fu trasformata in un deposito per le armi e, all’occorrenza, fu utilizzata anche come alloggio per i militari. Quando i soldati lasciarono la Chiesa, nel 1815 fu stabilita una restaurazione dei suoi interni e solo nel 1817, per volere di Ferdinando re delle Due Sicilie, tornò a essere esclusivamente un luogo di preghiera.

Chiesa di San Michele ad Anacapri: il bellissimo pavimento maiolicato

Certamente però la maggiore attrazione della chiesa di San Michele ad Anacapri è il bellissimo pavimento maiolicato rappresentante la cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva per mano di un angelo con in mano una spada infuocata.

Disegnato da Francesco Solimena e realizzato da Leonardo Chianese, il fantastico pavimento della Chiesa non può essere calpestato ma solo ammirato sia grazie alle due passerelle perimetrali sia grazie alla stretta scala a chiocciola che consente di osservarlo dall’alto e che conduce alla stanza riservata all’organo.

Il famoso pavimento maiolicato della chiesa di San Michele ad Anacapri rappresenta, come anticipato, la cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden, sontuosamente rappresentato con l’utilizzo di colori vivi e arricchito da elementi floreali oltre che animali (compaiono, infatti, aquile, civette, pellicani, leoni, pantere, elefanti, coccodrilli e cervi). Di assoluta importanza a livello significativo è poi la rappresentazione sia di un unicorno, chiaro rimando a Cristo e alla sua bontà e amore per il prossimo, che del serpente attorcigliato lungo il tronco dell’albero della Conoscenza, che rappresenta la dannazione del demonio.

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