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Cattedrale di Palermo: cosa vedere nella Basilica della Santa Vergine Maria Assunta

La Cattedrale di Palermo, conosciuta anche come Cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta, è uno dei principali luoghi di riferimento per i fedeli del capoluogo siciliano. 

Inserita nel 2015 nel Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, le sue origini vanno fatte risalire al lontano 1184, grazie all’arcivescovo Gualiero Offamilio che ne volle la costruzione per onorare la Vergine Assunta in Cielo.
La Cattedrale fu costruita sui resti di quella che un tempo era una moschea araba; in seguito alla messa al bando dei saraceni e dei normanni, il luogo entrò a far parte del dominio cristiano ma la sua struttura, con elementi della cultura e della tecnica normanna, greca e araba, è ancora ben visibile, insieme al tipico stile barocco siciliano. 

Evoluzione della Cattedrale di Palermo nel corso dei secoli 

Da quando questa maestosa cattedrale è stata costruita, diversi sono stati i personaggi illustri della politica palermitana a determinarne i cambiamenti e le tradizioni, unitamente al credo religioso.
Fu proprio per questo motivo che, ancora oggi, la sua struttura rende visibili predominanze di culture diverse, prima tra tutte quella normanna.
Col tempo, però, le modifiche cominciarono a diventare importanti, soprattutto a partire dal XVIII secolo, periodo in cui la pianta della chiesa diventò a croce latina e gli interni si accostavano di più al modello neoclassico.
Fautore di questi cambiamenti fu Ferdinando Fuga, il quale optò per una serie di cambiamenti che videro anche l’eliminazione della tribuna realizzata da Antonello Gagini, perdendo una parte considerevole di ornamenti della Cattedrale. 

Esterni della Cattedrale di Palermo 

L’influenza dello stile normanno è già chiaramente visibile dagli esterni della Cattedrale di Palermo, ai cui angoli si erigono, imponenti, le quattro torri che presentano bifore e colonnine mentre, nella parte sud, la chiesa è collegata tramite due arcate al palazzo Arcivescovile.
Tutte queste caratteristiche rendono la Cattedrale di Palermo molto simile a un castello, in cui il simbolo del potere sembra prevaricare su quello spirituale.
All’esterno, inoltre, è possibile ammirare il portico, situato sul lato destro, che si affaccia sulla piazza, mentre ai due lati si possono ammirare due torrette dove è possibile scorgere lo stemma aragonese, unitamente a quello del Senato di Palermo.
Nella prima colonna del portico, partendo da sinistra, inoltre, è presente un passo tratto dal Corano, a testimonianza del fatto che questo luogo così sacro fu anche un sito di culto per la cultura araba. 

Cosa vedere all’interno della Cattedrale di Palermo 

La Cattedrale di Palermo presenta una pianta a croce latina; nella navata situata a destra sono presenti, in due cappelle separate, le tombe dei re che hanno governato la città e che hanno contribuito all’evoluzione della storia e della fede palermitana.
Sicuramente la cappella più importante è quella della tomba di Federico II che, insieme a quella di Ruggero II, ha dato vita a una legenda che ancora oggi viene tramandata di generazione in generazione. 

Si narra, infatti, che in principio Ruggero II lasciò la volontà di essere sepolto a Cefalù, insieme alla sua famiglia, facendo costruire tombe molto pregiate ma di cui si appropriò Federico II che le fece trasportare alla Cattedrale di Palermo, destinandole a se stesso e al padre Enrico IV.
Ad oggi, all’interno della chiesa, è possibile trovare anche le tombe della moglie di Federico II, Costanza d’Aragona e quella di Pietro II d’Aragona

La Cattedrale di Palermo, però, è famosa a tanti fedeli anche per la cappella di Santa Rosalia, patrona del capoluogo siciliano, fatta costruire nel 1635 e situata sul lato destro della chiesa, le cui pareti rappresentano le scene della vita della Santa, dalle sue preghiere rivolte a Gesù per fermare la peste, fino all’entrata delle sue reliquie a Palermo. 

Molto famosa, inoltre, è la meridiana creata nell’Ottocento da Giuseppe Piazzi, situata sul pavimento di fronte l’altare maggiore, la cui maestosità è rappresentata da realizzazioni in marmo, con decorazioni colorate che riportano le raffigurazioni dei segni zodiacali.
La particolarità di quest’opera sta proprio nel fatto che la meridiana segue il movimento del sole annunciando, nel corso dell’anno, l’entrata nei diversi segni zodiacali. 

All’interno della Cattedrale di Palermo, inoltre, c’è la presenza della cosiddetta stanza del Tesoro in cui, ancora oggi, sono conservati oggetti sacri risalenti al 1500, di immenso valore storico e culturale; tra questi vi sono ostensori, calici e la tiara d’oro di Costanza d’Aragona

La Piazza della Cattedrale 

I fedeli che intendono far visita alla maestosa Cattedrale di Palermo avranno modo di scorgere, nelle immediate vicinanze, la Piazza della Cattedrale, dov’è possibile ammirare il carro trionfale del Festino.
Quest’ultimo, un tempo, era trascinato da buoi e aveva la forma di un vascello, nella cui sommità era situata la statua di Santa Rosalia, patrona di Palermo

Ad oggi il carro trionfale del Festino cambia ogni anno le sue fattezze e viene portato per le vie della città il 14 luglio, segnando momenti di grande solennità per il popolo palermitano e per tutti i fedeli che intendono parteciparvi.
 

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