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Cattedrale di Notre-Dame a Parigi: com’era prima e cosa puoi vedere oggi, durante la ricostruzione

Era l’Aprile del 2019 quando le immagini della cattedrale di Notre- Dame in fiamme hanno fatto il giro del mondo, tra lo sgomento e la tristezza di tutti: amanti dell’arte, francesi, fedeli. 

Notre-Dame è da sempre un simbolo di Parigi: dipinta da Monet, descritta da Victor Hugo e fatta amare ai bambini da Disney, questa cattedrale ha stabilito un legame affettivo, per un motivo o per un altro, con ciascuno di noi. 

A 3 anni dall’incidente che ha provocato la caduta della guglia e del tetto, oggi Notre Dame sembra essere già tornata a splendere. 

La solidarietà fu infatti talmente tanta che, grazie alle donazioni provenienti da tutto il mondo, si raggiunse la cifra di un miliardo di euro in meno di una settimana per la ricostruzione della cattedrale. 

Il presidente Macron, tuttavia, annunciò già nel 2019 che i lavori di ricostruzione sarebbero durati 5 anni e, anche se oggi sembrano essere a buon punto, non sono ancora conclusi. La cattedrale, infatti, è all’interno completamente chiusa al pubblico, mentre all’esterno si può ancora ammirare l’edificio nonostante le impalcature. 

Oggi allora vogliamo raccontarvi com’era Notre Dame prima dell’incendio, e cosa oggi è possibile vedere durante la sua ricostruzione. 

Prima dell’incendio 

Simbolo dell’arte gotica, la cattedrale di Notre Dame è stata costruita nel XII secolo sui resti di un tempio pagano dedicato a Giove. La struttura odierna, tuttavia, risale al XIV secolo ed è frutto di una serie di modifiche e restauri. 

All’interno della cattedrale sono state celebrate molte cerimonie religiose legate ai re di Francia, quali battesimi e matrimoni, nonché funerali di Stato e cerimonie commemorative. 

La facciata presenta tre portali: uno dedicato alla Vergine, uno al Giudizio Universale e un altro a Sant’Anna.

Al di sopra dei tre portali si trova la galleria dei Re, costituita da 28 statue dei re di Giudea la cui storia è raccontata nella Bibbia.

Da ammirare sempre all’esterno della cattedrale il magnifico rosone, posizionato in asse con il portale del Giudizio Universale, che dona luce all’interno della navata centrale. La bellezza del rosone è tuttavia da ammirare proprio dall’interno, grazie alle sue vetrate colorate che creano forti suggestioni. 

Il tetto della cattedrale era, fino all’incendio del 2019, quello originario del XII secolo, mentre la guglia, completamente crollata, era alta 45 metri e risaliva al 1800.

Ma cosa è possibile visitare all’interno della Cattedrale (quando riaprirà)?

– Le Cappelle laterali con le loro splendide vetrate colorate;

– L’Altare della Pietà in stile neogotico, decorato con statue in bronzo e bassorilievi in marmo;

– Le transenne del coro, con una decorazione a bassorilievo disposta su due fasce: in quella inferiore vi è una serie stemmi degli arcivescovi di Parigi; in quella superiore, invece, scene tratte dai Vangeli;

– Il tesoro di Notre Dame, situato all’interno della Sagrestia. Si tratta di una vasta esposizione di oggetti liturgici, croci, reliquiari, ostensori, medaglioni, statuette e busti, principalmente in oro e argento. 

Assolutamente da visitare, inoltre, sono anche le due torri, oggi anch’esse chiuse al pubblico, da cui ammirare Parigi dall’alto. Le torri di Notre Dame sono però divenute famose non tanto per la vista sulla città, ma per i ‘gargouilles’, ossia le statue di animali mostruosi presenti nella Galleria delle Chimere, ben visibili da qui. 

Dopo l’incendio 

Dal 15 aprile 2019, giorno dell’incendio, la cattedrale di Notre-Dame è completamente chiusa al pubblico, sia per le visite che per le celebrazioni religiose. 

Per la sicurezza dei visitatori, inoltre, è stato chiuso anche il piazzale dinanzi la Cattedrale, che risulta quindi completamente transennato. 

Godersi però una passeggiata lungo la Senna con lo sguardo rivolto verso la cattedrale resta ancora un’esperienza imperdibile: nonostante il suo essere vuota e silenziosa, Notre-Dame risplende regalando ai visitatori una luce di speranza. 

Sono ormai trascorsi tre anni dal tragico incidente, e questo vuol dire che i lavori di ricostruzione volgono finalmente al termine. Rivedere Notre-Dame libera dalle impalcatura sarà un’emozione unica, eppure ancora oggi è in grado di affascinare tutti coloro che non rinunciano a un ‘saluto’ da lontano a questo simbolo religioso e culturale di Parigi. 

A dimostrazione del fatto che nessun incendio cancellerà mai la sua magia e la sua sacralità

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