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Storia e curiosità del Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile

Il Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile a prima vista potrebbe sembrare un semplice sito archeologico, in realtà è molto di più in quanto è un vero e proprio percorso emozionale che comprende arte, fede e mistero e che saprà affascinare tutti i visitatori.

La storia del Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile

Certamente il Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura ed arte religiosa del periodo paleocristiano. La sua storia ha radici molto lontane visto che nasce dalle ceneri di una necropoli romana di vaste proporzioni risalente al periodo compreso fra il II e il III secolo a.C.

Quando all’interno della necropoli venne realizzata la tomba di San Felice, allora avvenne il passaggio che la trasformò da una necropoli pagana ad un santuario cristiano. La storia di Felice è nota: si tratta di un prete di origini orientali che prese il posto del vescovo locale nell’amministrazione della chiesa durante le persecuzioni cristiane. Quando queste cessarono, si preoccupò di riportare il vescovo al suo posto ma alla sua morte non volle sostituirlo, preferendo una vita di preghiera, ascesi e povertà. Proprio per questi motivi quando morì e fu sepolto all’interno della necropoli di Cimitile, iniziò il pellegrinaggio dei fedeli per pregare sulla sua tomba.

Più tardi, grazie all’opera di Meropio Ponzio Anicio Paolino conosciuto come San Paolino, il luogo divenne uno dei centri principali della cristianità occidentale.

Che cosa ammirare all’interno del Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile

Il Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile ha notevoli dimensioni e comprende ben sette edifici, ognuno dedicato ad un Santo: c’è ovviamente quello di Felice, ma anche quello dedicato alla Madonna degli Angeli, a Giovanni, a Calionio, a Tommaso, a Stefano e infine ai Santissimi Martiri. Il tutto è strutturato in modo tale che il visitatore possa avere accesso ad un vero e proprio percorso mistico di fede che lo porti alla scoperta di un luogo che fu una delle prime basi del monachesimo ascetico.

Il primo elemento di questo percorso è la tomba di San Felice, caratterizzata da un presbiterio impreziosito da decorazioni parietali che fanno largo uso dell’allegoria. Questo quadriportico non è altro che il nucleo centrale dal quale San Paolino partì per sviluppare l’intero Complesso. Per la sua costruzione, come avveniva sovente all’epoca, furono utilizzati parti degli antichi luoghi di culto pagani che si trovavano in loco, per cui non deve stupire all’interno del Complesso la presenza di un sarcofago marmoreo decorato con scene della vita del dio Pan e di Selene. Negli stretti cunicoli che caratterizzano il passaggio fra l’antiquarium e la basilica vecchia si possono notare rappresentazioni del volto di Cristo ma anche di scene di vita di Gesù come quella del bacio di Giuda. Da quest’area si arriva poi a quella definita nuova che invece raccoglie gli edifici che sono stati fortemente voluti da San Paolino, come la Basilica di San Giovanni.

Curiosità e leggende sul Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile

Molte sono le leggende che circolano sul Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile che ne fanno uno dei luoghi di culto più importanti della cristianità. In particolare, si narra che quello presente nella Basilica di San Felice rappresenti il primo campanile della storia della cristianità. Un’altra storia narra, invece, che al suo interno fu imprigionato San Gennaro, poi arso vivo per non aver voluto abiurare la sua fede in una fornace che ancora oggi è visibile all’interno dell’antica basilica di San Felice.

Decisamente dal sapore più pagano la leggenda secondo la quale nell’antico coemeterium fu seppellito il corpo di Re Artù, giunto nel nolano per nascondere il Santo Graal. Proprio per tale motivo e per non tradire il suo segreto, i cavalieri della tavola rotonda decisero di far costruire sulle rovine della necropoli le basiliche del Complesso di Cimitile, così da scoraggiare eventuali ricerche.

Non è invece leggenda ma una bellissima realtà la visita fatta da Papa Giovanni Paolo II al Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile in occasione del Giubileo del 2000, per rilanciarlo come importante luogo di culto e di misticismo per tutta la cristianità.

Come e quando visitare il Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile

Visitare il Complesso delle Basiliche Paleocristiane a Cimitile è un’esperienza unica, sia per chi è dotato di grande fede ma anche per coloro che vogliono immergersi in una realtà completamente differente. Se siete interessati a vivere questa occasione di crescita spirituale e culturale, ricordate che il Complesso osserva i seguenti orari:

– Nel periodo invernale è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00, e poi dalle ore 14.30 fino alla chiusura delle 18.30

– Nel periodo estivo, che va dallo 01/04 e fino al 31/10, è invece aperto dal lunedì al sabato al mattino negli stessi orari e nel pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 19.30. C’è anche l’apertura straordinaria di domenica al mattino dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Potete arrivare a Cimitile con l’auto, percorrendo l’A16 in direzione Canosa e uscendo a Nola, per poi proseguire fino a Cimitile.

In alternativa, si possono prendere i treni della Circumvesuviana, scegliendo la linea Napoli – Baiano e scendendo alla fermata Cimitile.

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