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10 curiosità sulla ​​Basilica di Sant’Antonio di Padova: capolavori, reliquie e sepolture illustri

La monumentale Basilica di Sant’Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto della città e di tutto il Veneto. 

Si tratta di una delle più grandi chiese del mondo, conosciuta come ‘’ il Santo’’ e visitata ogni anno da più di 6 milioni di turisti e fedeli

In questa Basilica riposano le spoglie di Sant’Antonio, che qui volle essere sepolto a seguito della morte sopraggiunta nel 1231. 

Alcuni misteri sono legati alla tomba di Sant’Antonio, già a partire dal Medioevo: si racconta che si verificarono eventi miracolosi a seguito dei quali crebbe il numero di pellegrini a Padova in cerca di una grazia dal Santo.

Fu così che, dopo averlo santificato, la Chiesa decise di costruire una Basilica in suo onore a partire dal 1232, i cui lavori si protrassero fino al 1310. 

La chiesa presenta un’armonia perfetta tra stili architettonici diversi, come il romanico, il gotico e il bizantino. 

Ma scopriamo perché questa Basilica è diventata così celebre nel mondo: ecco 10 curiosità da non perdere tra capolavori, reliquie e sepolture. 

L’orologio astrale

Nella navata centrale, all’altezza dell’altare, non si può non notare immediatamente un meraviglioso e colorato orologio astrale, realizzato nel 1759. La sua particolarità? Batte le ore due volte all’ora, e questo era molto utile in passato per cadenzare il ritmo delle giornate dei religiosi. 

Basilica di San Marco a Venezia 

Arrivati dinnanzi alla Basilica di Padova sentirete una sorta di deja-vu, e vi chiederete: “dove l’ho già vista?”.

Tranquilli, non è una semplice suggestione, bensì la realtà: la Basilica di Sant’Antonio a Padova è stata realizzata sotto l’influenza stilistica ed architettonica della Basilica di San Marco a Venezia

La cappella delle reliquie (o del Tesoro)

Una delle cappelle più visitate all’interno della Basilica è quella delle reliquie, celebre perché custodisce le reliquie di Sant’Antonio. Cosa potete ammirare al suo interno? La lingua, il mento e l’apparato vocale del Santo, quasi del tutto intatti. 

Come il nome ci suggerisce, questa cappella conserva anche il tesoro della Basilica, ricco di suppellettili liturgiche ed altri oggetti preziosi. 

La festa della lingua

Il 15 Febbraio di ogni anno a Padova si celebra la festa della lingua. L’evento che viene commemorato è quello della traslazione del corpo del Santo, avvenuto per la prima volta nel 1263: in quell’occasione San Bonaventura da Bagnoregio scoprì con enorme stupore che la lingua del santo era incorrotta.

Il convento

Il convento posto all’esterno della Basilica è quello che ospitò lo stesso Sant’Antonio, che qui soggiornò nel 1229 e nel 1230. 

Riedificato dopo la costruzione della Basilica, il convento è oggi un meraviglioso esempio architettonico di edificio monastico, e da non perdere è la visita ai suoi quattro chiostri.

Il monumento equestre di Donatello 

Nella piazza antistante potrete ammirare il monumento equestre al Gattamelata, realizzato da Donatello a metà 1400.

Quest’opera in bronzo è celebre perché si tratta della prima statua equestre di grandi dimensioni che sia mai stata fusa dai tempi dell’antichità.

L’architetto

Non conosciamo il nome dell’architetto che ha progettato la Basilica di Sant’Antonio, eppure le fonti più accreditate sostengono si sia trattato di un frate francescano particolarmente ingegnoso.

La Madonna Mora

La cappella della Madonna Mora era in origine una chiesetta dedicata alla Madonna, in cui Sant’Antonio amava pregare e dove desiderava essere sepolto. In un primo momento, infatti, le spoglie del Santo furono qui sistemate, per poi trovare la loro attuale collocazione al centro della Basilica. 

Lo zoccolo di cavallo nel muro

Quella dell’impronta dello zoccolo di cavallo è una leggenda che avvolge di mistero la Basilica di Sant’Antonio. 

Sul lato sinistro dell’edificio, infatti, si può notare un’impronta sui mattoni che si dice sia stata lasciata dal diavolo. Una versione più plausibile, tuttavia, attribuisce l’impronta a un ciabattino che probabilmente diede un calcio al muro ancora fresco. 

Statue in bronzo di Donatello

L’altare maggiore della Basilica di Sant’Antonio è un’opera artistica di inestimabile valore di Donatello. 

Realizzato tra il 1446 e il 1453, l’altare è stato impreziosito dall’artista con meravigliose opere in bronzo: 7 statue, 5 rilievi maggiori, e 17 rilievi minori.  

Le statue, vero fiore all’occhiello dell’opera, rappresentano: la Madonna col bambino, San Francesco, Sant’Antonio, Santa Giustina, San Daniele, San Ludovico e San Prosdocimo. 

La Basilica di Sant’Antonio a Padova è una tappa imperdibile in un viaggio tra arte e fede: opere di Donatello, reliquie incorrotte, chiostri incantevoli e anche un velo di mistero. I buoni motivi per visitare questo luogo del nostro Paese ci sono tutti!

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