Passeggiando tra le vie della splendida città di Sorrento, vicino alla piazza centrale, spicca nella sua maestosità la Basilica di Sant’Antonino, la chiesa sicuramente più frequentata da tutti i fedeli della zona. Costruita nell’ XI secolo, si trova nell’omonima piazza ed è dedicata proprio al patrono della città. Affascinante ma anche di rilevanza religiosa perché conserva tesori molto preziosi, la Basilica merita una visita da parte di chi soggiorna nella penisola sorrentina.
La storia della Basilica
Venne costruita sopra l’antica chiesa dedicata a Sant’Agrippino, che si trovava molto vicino all’oratorio di San Martino, luogo che, narra la tradizione, venne fondato proprio dal Santo.
Venne realizzata utilizzando un mix tra le pietre delle ville romane del luogo e quelle dei templi pagani. La chiesa passò tra le mani della confraternita dei Battenti nel 1378 e poi in quelle dei Padri Teatini nel 1608, conferendogli lo stile barocco che prevale nella struttura. Ha subito nel corso dei secoli varie restaurazioni, l’ultima dopo il tremendo terremoto dell’Irpinia del 1980.
L’architettura e l’arte
La splendida facciata in tufo grigio, che fonde stile romanico e barocco, si unisce all’elegante campanile completando la struttura.
Alla Basilica si accede attraverso un suggestivo ingresso sotto un arco centrale, mentre si arriva al piccolo portico salendo quattro gradini di marmo. Alla destra sono raccolte in un’urna le spoglie del rettore Francesco Gargiulo e le ossa di balena, un famoso miracolo attribuito a Sant’Antonino.
Successivamente si varca l’accesso alla chiesa, sormontato da un affresco raffigurante il Santo, e ci si trova di fronte a un edificio con una pianta a croce latina con tre navate.
La navata centrale è composta da sei archi e sei colonne, divise per modalità di costruzione: da una parte troviamo quelle fatte in granito e dall’altra quelle fatte con avanzi di materiali di templi pagani.
Alzando gli occhi si possono ammirare gli affreschi che raffigurano sedici episodi di vita del Santo con i miracoli da lui compiuti, oltre al soffitto a crociera con sopra dipinto lo Spirito Santo al centro di una raggiera. Impossibile non rimanere incantati di fronte alla statua in argento con le sembianze di Sant’Antonino, opera del 1494 dell’orefice Giovanni di Rosania.
Spicca all’occhio subito anche l’altare maggiore, grazie alla sua imponenza, appartenuto prima alla chiesa della Santissima Trinità e consacrato nel 1814 da Monsignor Vincenzo Calà, arcivescovo di Sorrento.
Dietro l’altare si trova un coro ligneo e le pareti laterali sono decorate da due tele, mentre ai lati dell’altare si trova un reliquario trasferito dopo la metà del 1600, proveniente dalla Cattedrale di Sorrento.
La cripta e la sagrestia
La parte più suggestiva e visitata è la cripta, restaurata nel 1753, che occupa la parte est dell’edificio al piano inferiore. È raggiungibile attraverso le scale in marmo che si trovano nelle navate laterali della chiesa.
Qui aumenta la ricchezza artistica, grazie anche alle sei tele del pittore Carlo Amalfi raffiguranti i Santi compatroni di Sorrento.
Al centro della cripta si trova l’altare, sormontato dalla statua del Santo, e alle sue spalle si può ammirare la lampada ad olio che illumina le reliquie del Santo patrono. I visitatori e i fedeli toccano la lampada recitando la propria preghiera, chiedendo una grazia: qui infatti si ricorda il miracolo della guarigione del vescovo di Sorrento. Ci sono inoltre due altari minori, uno sormontato da un crocifisso di legno ricoperto d’argento, l’altro abbellito da un affresco del XIV che raffigura la Madonna delle Grazie.
La sagrestia è proprio il piccolo museo del complesso e custodisce infatti i capolavori che nel corso dei secoli sono stati donati al Santo. Già entrando si nota il pavimento maiolicato, e si possono ammirare dipinti e sculture di epoche differenti. Qui si trova anche la collezione di ex voto, soprattutto quelli dei marinai scampati alle tempeste, oltre al caratteristico presepe in miniatura risalente al Settecento.
Orario di accesso ai fedeli
La Basilica è aperta tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 19:30.
Le messe si effettuano nei giorni feriali alle ore 9, mentre nei festivi alle ore 7:30, 10:15 e 11:30.
Il 14 febbraio di ogni anno si può assistere alla tradizionale processione che porta la statua d’argento di Sant’Antonino per le strade della città, in ricordo della sua morte nel 626.